Interscambio artistico fra Italia e Cina 中意艺术交流
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Adolescente 50 x 40 cm immagine composta tramite timbri marcanti date
La serie Biciclette di Milano di Christian Flores incarna l’empatia fra l’artista ed i pechinesi più anziani (immagini da lenews.info)
In totale ha tenuto sedici mostre personali in vari stati del mondo (anche in Cina, a Suzhou e Lushan) e partecipato a 62 collettive. Attualmente, l’artista raccomandato da Pedone Christian Flores ricopre la carica di docente di acquerello all’Università Statale “San Augustín” di Arequipa, in Perù.
Arequipa 65 x 50 cm acquerello
Nel presente articolo il Vicepresidente di Pedone e Presidente di Pedone Lombardia Dott. Stefano Giovannini (PhD) presenta alcune opere rappresentative di Christian Flores.
Reflexión de una crónica 45 x 35 cm immagine composta tramite timbri marcanti date
Nel ringraziarLa per la cortese attenzione, l’autore è lieto di rammentarLe che per collezionare opere di Christian Flores è possibile inoltrare un’email ad uno dei seguenti indirizzi indicando in oggetto “Opere di Christian Flores” (o dicitura analoga):
stefanogiovannini87 [at] gmail.com, itpedone [at] gmail.com o itpedone [at] outlook.com
L’artista raccomandato da Pedone Christian Flores nasce nel 1975 a Huanta, in Perù. Dopo essersi specializzato in acquerello alla Escuela Nacional de Arte fondata ad Arequipa dal pittore peruviano Carlos Baca-Flor, nel 1999 si laurea in Belle Arti all’Università Statale San Agustín di Arequipa.
Christian Flores, maestro di timbro ed acquerello.
Le quattro serie principali in cui le opere di Christian Flores sono raggruppate sono brevemente presentate di seguito. Ad accomunarle s’individua un’attenzione sensibile ai problemi sociali del contesto in cui l’artista vive, con particolare riferimento ai flussi migratori problematici per la società umana contemporanea, osservati dal punto di vista del migrante. I temi maggiormente affrontati sono dunque terrorismo, costruzione identitaria, impatto psicologico del viaggio migratorio, integrazione nella società d’arrivo. Questi foci si risolvono in esiti originalissimi per concezione dell’immagine e tecnica esecutiva, eclatantemente nell’invenzione del timbro come costituente di base della figura, ma anche in una sperimentazione acquerellistica incentrata sull’uso del nero. Alla breve presentazione seguente, l’autore pospone un’analisi della poetica artistica dell’artista raccomandato da Pedone Christian Flores.
2010 (senza titolo) 150 x 150 cm immagine composta tramite timbri
2010 De los autores 140 x 140 cm immagine composta tramite timbri marcanti date
L’ispirazione per la serie sul terrorismo venne a Christian Flores dai disordini che segnarono negli Anni Ottanta e Novanta del Novecento la città peruviana di Ayacucho: “In quegli anni – spiega il maestro – troppi miei conoscenti persero la vita“. Purtroppo, “quello del terrorismo – sottolinea – è un problema attuale ancor oggi”. Non solo limitato al Perù, bensì “piagante ogni parte del mondo – conclude amaramente – colla sua continua distruzione di vite umane”.
Il maestro Christian Flores ha deciso di ricorrere a quest’innovazione compositiva affinché gli sciagurati episodi rappresentati restino impressi indelebilmente nella memoria di chi li osservi, come l’inchiostro marcato sulla carta.
Dittico Adan y Eva cad. 60 x 90 cm acrilico su tela
Nella serie Manifiesta externa de un individuo doméstico l‘artista raccomandato da Pedone Christian Flores mostra la propria padronanza della pittura ad acrilico applicata all’indagine del percorso che la psiche del migrante compie nella costruzione identitaria, un iter dettato tanto dall’interiorità della singola persona in viaggio quanto dai condizionamenti esterni, e reso difficoltoso dalla necessità, spesso insoddisfatta, di coniugare il proprio vissuto colle richieste di adattamento (o, nella migliore delle ipotesi, “integrazione”) della società accogliente. “Ad interessarmi in particolar modo – spiega Christian Flores – poiché lo ritengo cruciale, è il modo in cui il migrante si trova a rifondare, per sé ed eventualmente i propri congiunti, una casa nel luogo di destinazione“. Lungi dal riferirsi meramente al fondamentale bisogno di rifugio, Flores pone il tema di come il migrante, quindi l’essere umano, basi la propria identità parzialmente sul luogo in cui abita, in una relazione costitutivamente reciproca. “Quali sono – si domanda l’artista – i valori, i significati, i simboli identitari che il migrante attribuisce alla nuova abitazione? Che cos’è essenzialmente una casa?”. Riflettendo sulla propria decennale esperienza migratoria (Perù->Francia->Italia->Perù) e su quelle dei tanti altri migranti conosciuti, Christian Flores si è trovato a chiedersi: “Perché decidiamo di stabilirci in un posto? Perché ce ne andiamo da un altro? Che cosa ci rende soddisfatti, felici, a nostro agio in un luogo di dimora ed irrequieti, frustrati, preoccupati in un altro?”.
Dona y bambino 40 x 30 cm acrilico su tela
Sarebbe agevole rispondere esclusivamente dal punto di vista dei bisogni fondamentali, mentre lo è incredibilmente meno farlo da quello delle aspirazioni, non solo mutevoli nel tempo, ma soprattutto variabili da persona a persona. “Un ruolo fondamentale, – osserva Christian Flores – che è emerso dal racconto degli altri migranti che ho conosciuto, è quello svolto dalla restituzione dell’immagine di sé offerta all’individuo dalla comunità, stretta od ampia che sia, dei suoi pari, intesi come coloro che ne condividono le difficoltà legate allo status di straniero, talora in precaria condizione economica, ma altrettanto importante è il modo di trattarlo che gli indigeni pongono in atto”. A questi riscontri esterni, dipendenti in parte dalle azioni del migrante in parte dai pregiudizi della comunità di destinazione, ovviamente l’interessato può rispondere lungo un gradiente di assimilazione, per quanto concerne l’uso costruttivo-identitario.
Migrante egli stesso, esperto delle sfide affrontate da chi viva all’estero guadagnandosi da vivere con il proprio talento artistico, l’artista raccomandato da Pedone Christian Flores pone spesso il rapporto tra migrazione ed integrazione nella società d’arrivo sotto la lente della propria indagine pittorica. Proprio da quest’analisi sono scaturiti alcuni dei suoi capolavori, come quelli delle serie L’uomo in cammino ed I senza nome.
Il Duomo di Massa (foto da wikipedia)
L’uomo in cammino fu ospitata nel luglio 2017 al Duomo di Massa, mostrando ad un vasto pubblico in una cornice d’eccezione il genio creativo della tecnica inventata dall’artista raccomandato da Pedone Christian Flores consistente nel costituire figure per mezzo di timbri. Come luogo espositivo, il Duomo di Massa non ebbe valore meramente estetico, ma esaltò il capolavoro della serie ospitata, cioè il Crocifisso di Christian Flores, un’incredibile interpretazione del simbolo iconografico cristiano per eccellenza tramite marcature di inchiostro recanti date. La serie L’uomo in cammino è in effetti incentrata sul tema della sofferenza, su quella croce cioè che il migrante si sobbarca nel suo viaggio, nel suo cammino, tanto fisico quanto spirituale, e così spesso tragico.
Crocifisso è il capolavoro de L’uomo in cammino
(immagine da artandinvestments.com) la figura è costituita da timbri marcanti date
La serie intitolata a I senza nome sfrutta invece la maestria di Christian Flores nella tecnica dell’acquerello per concentrarsi non più su un’astrazione simbolica quanto sul ritratto di veri migranti, persone di cui nessuno fa solitamente il nome tramite i media, ma che sono quotidianamente al centro delle cronache per i problemi legati al loro viaggio, in qualunque fase dello stesso si trovino, salvo forse la partenza, della quale ci s’interessa relativamente poco. I “senza nome” immortalati da Christian Flores sono classificabili in tre categorie: donne con bambini, uomini singoli e famiglie. Sono ritratti alla partenza, durante il viaggio o a destinazione. Pur nell’attenzione alla fedeltà fotografica, Christian Flores è concentrato primariamente sull’interiorità dei soggetti, che fa emergere potentemente facendoli apparire vivi e credibili nonostante le immagini volutamente sporche.
Da I senza nome: Mujer y dos niños 100 x 67 cm
Nel prosieguo, il Vice Presidente e Presidente per la Lombardia di Pedone Dott. Stefano Giovannini (PhD) vi propone alcune opere rappresentative e collezionabili (se interessati, scrivere a stefanogiovannini87 [at] gmail.com o itpedone [at] gmail.com o itpedone [at] outlook.com) che mostrano il genio creativo dell’artista raccomandato da Pedone Christian Flores nell’esecuzione della tecnica di sua invenzione della composizione di immagini tramite timbri. Sono opere pervase da un afflato compassionevolmente cristiano proprio dell’interezza poetico-artistica dell’autore, che affianca all’analisi sociologica la pietà caritatevole del fedele vero.
Hombre 30 x 40 cm immagine composta con timbri marcanti date
Uno dei capolavori della tecnica di sua invenzione della composizione di immagini mediante timbri, Hombre di Christian Flores esprime ottimamente la coniugazione di pietà cristiana e ritratto sociologico, nella fattispecie del migrante sofferente. La compassione che forma l’opera e da essa si estende allo spettatore, interrogandolo disagevolmente, è teoricamente in dotazione a quanti si professino “cristiani”, ma innanzi ad un fenomeno di proporzioni globali e portata indubbiamente epocale come l’intensificazione esasperata dei flussi migratori nell’era globalizzata, potrebbe interessare anche ai “non addetti ai lavori”. “Uomini, donne, bambini, vecchi – elenca Christian Flores – persone. Come me, te… Siamo tutti sulla stessa Terra”.
Madre con niño 75 x 100 cm immagine composta da timbri
Altro capolavoro indiscusso dell’artista raccomandato da Pedone Christian Flores, Madre con niño si distingue per l’appartenenza alla serie delle opere “forate”, cioè raffiguranti l’oscura rotondità della canna proiettante il frutto funesto dell’arma da fuoco, protagonista non solo degli occasionali eventi terroristici cui l’artista ispira una parte notevole della sua produzione, ma anche delle guerre che costringono ogni giorno parte del genere umano a mettersi in fuga verso lidi promessi. “L’ispirazione per la maggior parte delle mie opere – confida Christian Flores – non proviene da altro che i notiziari quotidiani“, tramite cui siamo costantemente resi edotti di genocidi ed altre calamità d’umana matrice.
Metralleta fecha 20 x 50 cm immagine costituita da timbri marcanti date
Procesión 40 x 80 cm immagine costituita con timbri marcanti date
Metralleta fecha e Procesión sono altresì annoverabili fra i capolavori della tecnica di costituzione d’immagini per mezzo di timbri inventata dall’artista raccomandato da Pedone Christian Flores, tramite cui il maestro produce scene verosimili che se osservate da lontano sembrano costituite da linee continue, mentre stupiscono quando ci si avvicini a mezzo delle parole, dei numeri e/o dei disegnini marcati dai timbri usati per generarle.
Adolescente 50 x 40 cm immagine costituita con timbri marcanti date
“Noi umani – ritiene Christian Flores – siamo tutti collegati reciprocamente. Spero che lo spettatore percepisca la sussistenza di tale reticolo e sia invogliato da tale consapevolezza ad eliminare le incomprensioni causa di violenza e guerre”.
Inicio 45 x 50 cm immagine costituita con timbri marcanti date
L’artista raccomandato da Pedone Christian Flores sottolinea: “Camminiamo tutti sul medesimo pianeta, siamo tutti figli e parenti di qualcuno. Capire ciò può donarci un riposo sereno”.
Descanso 30 x 40 cm immagine costituita con timbri marcanti date
Nel ringraziarLa per la cortese attenzione, l’autore è lieto di rammentarLe che per collezionare opere di Christian Flores è possibile inoltrare un’email ad uno dei seguenti indirizzi indicando in oggetto “Opere di Christian Flores” (o dicitura analoga):
stefanogiovannini87 [at] gmail.com, itpedone [at] gmail.com o itpedone [at] outlook.com